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Economia e Finanza

Versailles, Draghi: “la nostra economia non è in recessione, continua a crescere ma c’è stato un rallentamento”

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VERSAILLES – Mario Draghi è arrivato a Versailles. Proprio oggi e domani i leader europei stanno occupandosi di fare il punto sulla critica situazione russa. Il presidente del Consiglio, ancor prima di unirsi ai suoi omologhi europei, ha incontrato il presidente Emmanuel Macron.

I presidenti hanno discorso sulle condizioni del conflitto e dell’impatto della guerra sulle economie del vecchio continente: “Poco fa ho avuto un lungo incontro con il presidente Macron e abbiamo discusso della guerra e delle conseguenze per l’Europa. Italia e Francia sono allineate con il resto dell’Ue, sia nella risposta delle sanzioni, sia nel sostegno ai nostri Paesi per l’impatto che queste sanzioni necessariamente comporteranno. Abbiamo chiesto tutti insieme al presidente Putin di cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili, continueremo a farlo”.

E ancora: “La risposta a questo dramma non può che essere europea, come europea è stata la risposta alla Russia. Anche per quanto riguarda il sostegno dell’economia europea e il sostegno dell’economia italiana, dovrà essere una risposta comune. L’economia europea cresce ancora, ma c’è stato un rallentamento. Non soltanto nel campo energetico, ma anche in quello agroalimentare, delle materie prime per quanto riguarda l’acciaio, la carta, la ceramica e così via…”

Parlando dello stato di salute dell’economia italiana, Draghi ha specificato, menzionando quanto riferito anche stamattina in Consiglio dei ministri: “La nostra economia non è in recessione, continua a crescere ma c’è stato un rallentamento. Quello che ho detto anche in Consiglio dei ministri è che noi dobbiamo affrontare queste mancanze di materie prime, queste strozzature nell’offerta, subito e in tutti i settori sostenendo famiglie e imprese, ma anche diversificando le fonti di approvvigionamento”

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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Economia e Finanza

Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”

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Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.

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Cronaca

Sequestrati 60 milioni di beni a 67 persone da inizio anno

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Coordinate dalle Procure competenti sul territorio partenopeo, dall’inizio del 2024 il Comando Provinciale di Napoli, all’esito di strutturate indagini di polizia economico-finanziaria, hanno eseguito 16 decreti di sequestro di beni, per un valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, nei confronti di 67 persone indagate eterogeneamente per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa, ricettazione, attività finanziaria abusiva.

Questo il primo bilancio, dall’inizio dell’anno corrente, di contrasto alla criminalità economica reso noto poche ore fa dalla prefettura di Napoli.

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